mercoledì 27 giugno 2012

Lacrime di Polillo


Ci risiamo. Dopo il caos sugli esodati, gli attacchi all'art.18 e il salasso IMU, arrivano nuove chicche dal governo Monti.
Il sottosegretario all'Economia Polillo ha dichiarato che gli italiani lavorano troppo poco.
Ora, non è che facendo parte di un governo di supertecnici e facendo il sottosegretario all'Economia, Polilldebba sapere qualcosa di economia, sarebbe troppo.
Però potrebbe evitare almeno di sparare spacconate da bar (anzi no, non offendiamo gli avventori dei bar, che lo caccerebbero a pedate).
A me piace far parlare i numeri, per cui ecco i dati OCSE del 2010 sulle ore lavorate (per addetto) nei paesi UE:

OCSE ore lavorate per addetto 2010

Si noti come non solo in Italia si lavori di più che nei più ricchi paesi del Nord Europa, ma come in testa alla classifica ci siano i famigerati 'fannulloni' greci.
Polillo sostiene anche che il livello salariale sia troppo alto: ecco qui i salari medi lordi del 2010, a parità di potere d'acquisto:


OCSE salari medi per addetto 2010

I dati si commentano da soli e bisogna considerare che negli ultimi due anni la situazione è peggiorata:
per conferma, basta guardare i più recenti dati OECD.
A Polillo e al ministro Fornero, che dice che il lavoro va guadagnato, consiglio di guardare i dati meglio e magari ripassare qualche testo di economia aggiornato perlomeno al dopoguerra: imparerebbero che, come si evince anche dalle statistiche, è la produttività che fa la differenza, non la quantità di lavoro, tanto più a fronte di una disoccupazione alta come la nostra. Vogliono fare qualcosa in questo senso?
O invece l'unica idea che hanno per sviluppare l'economia è quella di far concorrere i salari dei lavoratori italiani con quelli cinesi, thailandesi e vietnamiti?
Nel caso, possono pure levare il disturbo.

3 commenti:

  1. Siamo alle solite, danno la colpa all'enorme debito pubblico scaricandolo sui pensionati, accusando gli italiani di essere troppo vecchi (come conferma lo stesso rapporto ocse sulle pensioni dello stesso anno http://www.osservatorioinca.org/section/includes/attach_file/OcsePensioniIT2010.pdf ), quindi continueranno a dirci che è una necessità l'aumento del monte ore, dimenticandosi come al solito che queste "manovre" non faranno altro che metterlo in quel posto all'occupazione giovanile.

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  2. Anche quella è buona, dato che sostanzialmente le ore che appioppi ad uno le togli ad un altro, che peraltro ha più bisogno, essendo un giovane disoccupato. Comunque non ha alcun senso parlare di lavorare di più, con questa disoccupazione e le aziende che chiudono una dopo l'altra.
    Non sanno che pesci pigliare e quindi fanno ciò che sanno fare meglio, ossia sottrarre quello che possono ai soliti noti.

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