martedì 12 giugno 2012

Fratelli di faglia


L'Italia trema.
Ormai è un dato di fatto. E l'Emilia ne è il cuore pulsante, mai come in questi giorni.
L'Emilia come il Giappone, comincia in questi giorni ad abituarsi ad un continuo tremore,
nella mente prima che nelle fondamenta delle sue case, delle sue fabbriche,
dei suoi uffici o dei suoi caseifici.
L'Emilia orgogliosa, la gente concreta, volontariato e sociale (non socialismo per carità),
lo Stato non vi abbandona.
La voglia di ripartire, la Commissione Grandi Rischi ed i sindaci incazzati.
Meglio una commessa oggi o un'ecatombe domani?
Ecatombe, etimologicamente:
 'presso gli antichi Greci, un'offerta di cento buoi agli dei'.
Quali sono oggi i nostri dei? Basta ascoltare le litanie ed i canti di adorazione dei loro
fedeli per conoscerne i nomi: Progresso, Sviluppo, Ripresa...
Un pantheon ricco, ma monocorde: si somigliano tutti, un po' come chi li prega.
Un'appello agli infedeli: tgnì bòta, ragas.

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