mercoledì 13 giugno 2012

Basiano chiama Italia



A Basiano (MI) è Resistenza.
Due giorni fa, poco prima delle 8, sono iniziati gli scontri tra le forze di polizia in assetto anti-sommossa ed i lavoratori, soci della cooperativa Sinergy, mentre questi ultimi tentavano di bloccare l'uscita delle merci dal centro di smistamento per la catena di supermercati Il Gigante.
Il giornale online Linkiesta dedica un articolo molto interessante riguardo a questa situazione che è lo specchio di un Paese ormai alla frutta.
Mi limito a sottolineare come:
  • I poliziotti in tenuta anti-sommossa non dovrebbero essere impiegati in situazioni di sciopero come questa, ben sapendo che l'epilogo non potrà essere migliore di quello visto e stravisto.
  • La Sinergy è controllata dall'Alma Group Spa, che ha deciso di non ricollocare i lavoratori contando sulla cassa integrazione: questo la dice lunga sull'obbrobrio a norma di legge che sono questi 'consorzi', i quali controllano cooperative come se fossero burattini facendo il bello ed il cattivo tempo. 
  • I nuovi 'assunti' per sostituire i lavoratori licenziati percepirebbero circa 4 (quattro) euro all'ora.
  • Natale Sartori, amministratore unico dell'Alma Group, amico e socio d'affari del mafioso Vittorio Mangano (sì, quello) e di Marcello Dell'Utri condannato per corruzione, in un paese civile, non dovrebbe amministrare nemmeno un condominio.
A rimetterci sono, come al solito, le categorie sociali più deboli, in questo caso gli immigrati: la gran parte dei lavoratori coinvolti è di origine egiziana o pakistana.
Dato che l'incidenza statistica è elevata, questo dato cosa significherà? C'è un problema politico e sociale?
O semplicemente tra gli stranieri è molto alto il tasso di masochisti che amano essere sfruttati e manganellati?
Ai posteri l'ardua sentenza...

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